Kundalini e Raja Yoga

Riteniamo che siano due faccia della stessa medaglia poiché l'uno non può fare a meno dell'altro.

L’energia Kundalini riposa come un serpente arrotolato alla base della spina dorsale. Quando questa energia dormiente scorre liberamente verso l’alto attraverso i sette chakra (i centri energetici) porta ad uno stato espanso di coscienza, conosciuto come il risveglio della Kundalini, esperienza associata a sentimenti intensi di amore e un senso di interconnessione con tutte le cose.

Raja Yoga si tratta di un percorso fatto di autocontrollo, disciplina, autoesame, meditazione, pacificazione. Sobrietà e aderenza alla verità, contenimento delle passioni e studio dei testi, controllo del respiro e distacco dai sensi, sono alcuni tra le metodologie più usate nelle scuole occidentali.

Secondo questo stile di Yoga l’energia kundalini si risveglia grazie alla pratica delle asana, agli esercizi di respirazione (pranayama), alla pratica regolare della meditazione e al canto dei mantra. Il Kundalini Yoga talvolta viene chiamato anche Yoga della consapevolezza e mira a coltivare il potenziale creativo e spirituale dell’essere umano. Sono numerosi i benefici attribuiti alla pratica del Kundalini Yoga: rende più forti ed energici, migliora la respirazione, favorisce la digestione, incoraggia la forza di volontà, aiuta a superare le cattive abitudini, purifica il corpo e contribuisce all’eliminazione delle tossine e grazie alla pratica regolare delle posizioni rende il corpo più agile e flessibile.

Nel Raja Yoga si sottolinea l’importanza del sistema pranico del corpo, attraverso il quale si possono raggiungere degli stati di salute considerati soprannaturali; il samadhi in quanto scopo dello yoga e culmine del controllo del potere della mente e che rimuove il velo illusorio dal mondo in favore della trascendenza assoluta.

“Un tempo esisteva un’unica coscienza che unificava ogni cosa.
Dentro di essa risiedevano due esseri: Shiva, l’infinita suprema coscienza e Shakti, l’eterna suprema coscienza. (Per l’Oriente yang e ying)
Questi due esseri si separarono creando una distinzione tra materia e coscienza nell’universo e di conseguenza in tutte le creature, compresi gli esseri umani.

Shakti si trova dentro di noi nel chakra della base avvolta a spirale come un serpente.
In questa forma è la kundalini Shakti, il “potere a riposo”.
Tuttavia si può manifestare solo quando si muove, questo è il suo scopo finale per risalire attraverso le densità del corpo fino fino al punto in cui riesce a ricongiungersi con il suo grande amore, Shiva, che risiede nel settimo chakra.
Quando sono riuniti, essi creano totale consapevolezza.

Shakti non è solo un essere eterico, è considerata l’origine del prana la forza vitale.
Produce suono e ha una forma; è costituita da caratteri alfabetici o mantra.
Quando Shiva e Shakti si riuniscono creando “nada” cioè puro suono cosmico e “maha bindu“, la verità suprema che è alla base di tutte le manifestazioni.

L’unione dei due esseri determinano la liberazione dei confini del corpo fisico, abilità mistiche e magiche e dal Samsara.
È l’unione del centro magnetico con quello elettrico che permette la guarigione della mente dell’anima dello spirito e del corpo.”
(liberamente tratto da "Il Corpo Sottile di Cyndi Dale )

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